Scopo di queste note è rendere memoria della storia della “Giustino Fortunato”, dalla sua fondazione il 18 febbraio 1962 alla celebrazione del suo 47° anno di vita, ricordandone le persone che, a qualsiasi titolo, hanno contribuito all’affermazione dell’Associazione e le numerose attività culturali che hanno distinto la Giustino Fortunato non solo come associazione di lucani a Napoli ma anche come associazione culturale.
LA NASCITA
Dopo infruttuosi tentativi, l’Associazione fu costituita ufficialmente il 18 febbraio 1962 per iniziativa di Giovanni Petraccone, Giuseppe Lavitola, Otello Calbi e Nicola Naccarati. All’iniziativa aderirono altre numerose personalità lucane. Le adesioni furono raccolte personalmente dal magistrato Giovanni Petraccone in una piccola stanza al primo piano di uno stabile in via Chiaia. Da una minuziosa indagine fatta al Comune di Napoli risultò che i lucani ivi residenti all’epoca erano circa dodicimila, quasi tutti inseriti in ambiti di rilievo nella vita culturale, civile e militare della città.
La solenne ricostituzione dell’Associazione avvenne nel grande salone della Camera di Commercio. In questo clima di entusiasmo e di adesioni si giunse al momento della riunione nel corso della quale bisognava indicare il nome dell’illustre lucano cui intitolare l’Associazione. Un plebiscito di consensi fu a favore di Giustino Fortunato, il grande meridionalista lucano. In quell’occasione furono distribuite anche le principali cariche sociali. A larga maggioranza fu indicato come presidente il magistrato Giovanni Petraccone, già presidente della Corte d’Appello di Napoli, come vicepresidente il prof. Giuseppe Lavitola, noto psichiatra, come segretario il maestro Otello Calbi e come tesoriere il dott. Antonio Falvella.
Si ritenne indispensabile dare all’Associazione un’apposita regolamentazione mediante uno Statuto; e dopo qualche riunione di approfondimento e di riflessione si giunse all’approvazione dei singoli articoli e infine alla redazione dello Statuto che rimase in vigore sino al 1977, quando nella prima Assemblea presieduta dall’ing. Franco Tortorelli, si pose il problema dell’equiparazione dei diritti a figli e coniugi di lucani e si inserì una nuova norma che li considerava lucani a tutti gli effetti. Lo Statuto così aggiornato ha mantenuto validità sino al 1999, anno in cui fu apportata una seconda modifica, ed é ancora vigente.
LA PRIMA SEDE
La prima vera sede associativa fu nella Galleria Umberto I in coabitazione con il Circolo dei Sanniti. Questa sede, splendida sia per la collocazione al centro della città, sia perché dotata di un grande salone, diventò il punto di riferimento di incontri, manifestazioni culturali e ricreative, curate e organizzate con grande efficienza dal Colonnello Giuseppe Pacella.
PRESIDENZE
La presidenza di Giovanni Petraccone fu di breve durata, seguita da quella, altrettanto breve, del prof. Giuseppe Lavitola. Dopo di lui fu eletto presidente l’ispettore scolastico Luigi Arbia al quale si deve l’organizzazione della grandiosa manifestazione al Teatro di Corte in Palazzo Reale per commemorare la figura del grande lucano Giustino Fortunato. All’evento, ricordato in un pregevole articolo di fondo sul quotidiano Il Mattino a firma del direttore Giovanni Ansaldo, partecipó il giovanissimo Emilio Colombo, da poco nominato ministro.
Conclusasi con successo la manifestazione, il presidente Luigi Arbia si dimise e fu rieletto presidente il prof. Lavitola, che guidò l’Associazione per circa 10 anni con la preziosa collaborazione del vicepresidente prof. Niccolò Ramagli che curò l’organizzazione di iniziative culturali di grande rilievo. Negli anni 1967 e 1974 in cui il prof. Lavitola per pressanti impegni di lavoro dovette dimettersi dalla carica di presidente, l’Associazione rischiò la chiusura. Entusiasmo e impegno si erano indeboliti e molti soci si erano allontanati. Favori il superamento di questo periodo di crisi il trasferimento dell’Associazione da via Roma 429 in via Luca Giordano 15, al Vomero, voluto e realizzato dal prof. Nicola Naccarati. In questo grande quartiere risiedevano numerosi lucani e grazie all’impegno del prof. Naccarati molti di essi aderirono all’Associazione e ridiedero vitalità alle attività culturali. Ma si riuscì a far fronte alle difficoltà finanziarie solo grazie alla decisione di 23 soci di anticipare ciascuno la somma di Lire 5.000 per sostenere le spese del trasferimento al Vomero.
Le successive elezioni, quando ormai l’Associazione era in piena ripresa, confermarono la presidenza a Giuseppe Lavitola e la vicepresidenza a Niccolò Ramagli, che si circondò di uomini di grande prestigio e cultura, uomini “indimenticabili”, come egli stesso li definì nel ringraziare l’Associazione dell’affettuoso omaggio di una pergamena. Tra questi indimenticabili che attivamente parteciparono alla vita culturale dell’Associazione, ricordiamo Ferdinando Santoro, Gerardo Raffaele Zitarosa, Cesare Colasuonno, Andrea Consoli, Emilio Magaldi, Dino Adamesteanu, Ettore Lepore, Cleto Carbonara, Antonio Robertaccio, Vitantonio Sirago, Pietro Borraro e Franco Noviello.
Grazie all’impegno del segretario Nicola Naccarati e alla costanza appassionata del tesoriere Antonio Falvella si giunse presto alla riqualificazione dell’Associazione e al rapido incremento delle quote associative.
LE VICENDE
Nel periodo in cui la sede rimase in via Luca Giordano (1967-1971) si tennero molte e importanti manifestazioni. Ricordiamo, tra le altre, le conferenze dei prof. Andrea Consoli, Ferdinando Santoro, Gerardo Raffaele Zitarosa, dell’illustre archeologo rumeno Dino Adamesteanu e dello stesso prof. Niccolò Ramagli. Grande successo ebbe anche la presentazione del romanzo L’ultimo feudo di Ferdinando Santoro da parte dei prof. Bruno Lucrezi e Niccolò Ramagli. La manifestazione richiamò un foltissimo pubblico, personalità di cultura vennero anche da Roma. Si concluse con un breve intervento del presidente Lavitola, caratterizzato dalla “verve” oratoria che lo distingueva.
Nel 1971 l’Associazione si trasferì in via Massimo Stanzione 14. Per i primi due anni le attività furono di buon livello. In seguito, però, forse a causa delle precarie condizioni di salute del segretario prof. Naccarati che non potette più assicurare un valido sostegno organizzativo, e forse anche per i numerosi impegni professionali del presidente Lavitola, si ebbe un nuovo periodo di crisi con la drastica riduzione dei soci a sessantacinque nel 1974 e l’indebolimento dell’entusiasmo e dell’impegno dei pochi rimasti.
Il maestro Otello Calbi, da sempre instancabile e fervido animatore di valide iniziative, si rese conto della grave situazione di crisi dell’Associazione e, come ultimo tentativo, per evitare la chiusura dell’Associazione si recò dal signor Vincenzo Celano, del quale conosceva le doti, e lo esortò ad assumere la responsabilità della segreteria. Celano, soltanto per evitare la chiusura, accettò. L’Associazione cominciò a rianimarsi di nuovi soci e furono organizzate più frequenti manifestazioni.
Di lì a poco, il presidente Lavitola insieme ai più autorevoli membri dell’Associazione invitò il dottor Michele Giaculli ad assumere la presidenza dell’Associazione. Ma Giaculli, che per anni era stato amministratore del Comune di Napoli e, dopo una breve parentesi, aveva ripreso a ricoprire il ruolo di assessore, cortesemente ma fermamente rifiutò l’incarico. Tuttavia le affettuose pressioni esercitate dai soci riuscirono a convincerlo ad assumere il compito di riorganizzare le attività dell’Associazione e preparare le nuove elezioni per l’anno successivo.
Giaculli stimolò la ripresa dell’Associazione, consentendo all’Associazione di rioccupare gradatamente il ruolo di promozione culturale nella vita cittadina. Ebbe anche l’idea di celebrare il “Natale dei lucani a Napoli” con una giornata
di spiritualità, allietata da canti natalizi e consegna di pergamene a lucani meritevoli.
La prima celebrazione si tenne nel Cenacolo di S. Maria la Nova, allietata dalle melodie napoletane del grande maestro Roberto Murolo, ed ebbe uno strepitoso successo. Una delle pergamene fu offerta al nostro socio e conterraneo Cleto Carbonara, professore emerito dell’Università di Napoli, il quale, nel riceverla, dichiarò che l’omaggio dell’Associazione era per lui ben più importante della medaglia d’oro conferitagli dal Liceo Orazio Flacco di Potenza dove aveva conseguito la maturità classica. Da allora, la manifestazione si ripete ogni anno nella settimana che precede il Natale. Per molti anni vi ha partecipato con suggestivi canti il coro polifonico di Napoli, diretto dal maestro Ioseph Grima.
Indette le elezioni, Giaculli venne eletto all’unanimità presidente e il maestro Calbi vicepresidente. Ma gli impegni e le responsabilità amministrative, unitamente a seri problemi di salute, costrinsero il dottor Michele Giaculli a dimettersi dalla carica di presidente. Completò il mandato il vicepresidente Calbi fino all’indizione di nuove elezioni nel 1977 in cui risultò eletto presidente con voto unanime l’ing. Franco Tortorelli che tenne per sé anche la responsabilità dell’attività culturale. Al maestro Calbi fu affidata, oltre al ruolo di vicepresidente, l’attività artistica che egli mantenne con grande professionalità sino alla morte.
LA PRESIDENZA TORTORELLI
Con la presidenza dell’ing. Tortorelli l’Associazione lucana assunse un ruolo di sempre maggiore rilievo nella città di Napoli. E ciò fu dovuto non solo al personale impegno del suo presidente, ma anche al ruolo politico da lui ricoperto (assessore alla Provincia e al Comune di Napoli, commissario governativo al Porto di Napoli, direttore dei cantieri di lavoro), e alle qualità professionali (senatore dell’Ordine degli ingegneri della provincia di Napoli e, per lunghi anni, membro del direttivo, presidente dell’ANIAI Campania, presidente del Centro di Urbanistica di cui era stato tra i fondatori) che lo videro, sino all’anno della sua morte, insostituibile e insostituito presidente dell’ANIAI Campania.
La presidenza Tortorelli é stata per l’Associazione la più significativa e la più duratura. In venticinque anni consecutivi si è registrato sin dall’inizio un incremento delle attività culturali e artistiche con l’organizzazione di gite sociali e manifestazioni celebrative dedicate a illustri personalità della Lucania:
da Orazio a Mario Pagano, Emanuele Gianturco, Giustino Fortunato, Francesco Saverio Nitti, Nicola Miraglia. Luigi La Vista, Albino Pierro ecc., tutti ricordati da prestigiosi oratori lucani.
L’ing. Tortorelli iniziò il suo progetto di rinnovamento culturale invitando il senatore avv. Bonaventura Picardi, suo amico personale, a tenere una conferenza presso l’Associazione l’11 marzo 1978 su Il turismo in Lucania con particolare riferimento al lagonegrese. Con la relazione del senatore Picardi la “G. Fortunato” inaugurò un ciclo di inviti a uomini politici lucani, parlamentari, presidenti della regione, personalità della cultura lucana.
Ma l’attività culturale della “G. Fortunato” riguardò anche altri campi.
L’l1 novembre 1978, il prof. Vittorio Amedeo Caravaglios tenne una conferenza dal titolo: Questo ineffabile novecento, illustrata con documenti artistici, linguistici e letterari del secolo scorso. La conferenza di Caravaglios, che sapeva unire simpatia a cultura, ebbe uno straordinario consenso e appassionò molto il pubblico. Caravaglios fu protagonista di altre conferenze, e soprattutto critico applauditissimo di due personali e di alcune mostre collettive di pittura. A dimostrazione dell’amicizia che lo legava ai lucani, egli era solito ricordare che, nel 1907, il padre, maestro della banda municipale di Napoli, era andato a far visita ad Emanuele Gianturco la sera prima della sua morte. In quell’occasione il grande lucano, che si era diplomato al Conservatorio di Napoli e aveva composto anche musica, gli aveva raccomandato di far suonare al proprio funerale brani della sua musica.
Il 2 dicembre 1978 l’on. avv. Lello Severini Lospinoso tenne una commovente commemorazione dello statista Francesco Saverio Nitti, suo concittadino. La sala era gremitissima. Intervennero diversi cittadini di Melfi e alcuni membri della famiglia Nitti. La relazione dell’avv. Lospinoso fu pubblicata e costituisce un prezioso documento del successo dalla manifestazione.
Il 23 marzo 1979 nel teatrino del Circolo Artistico Politecnico, l’on. prof. Vincenzo Verrastro, presidente della Giunta della Regione Basilicata, tenne una conferenza su La Basilicata, oggi. Per la prima volta un Presidente della nostra regione accoglieva l’invito a tenere una conferenza all’Associazione. Verrastro si soffermò in particolare sulla riforma del metapontino e la costruzione delle strade delle quattro valli: Bradano, Basento, Agri e Sapri ionica grazie alle quali si erano resi raggiungibili molti comuni della Lucania prima quasi inaccessibili.
Per accogliere degnamente il presidente Verrastro, l’Associazione predispose una cena conviviale nel grande salone del Circolo Artistico Politecnico a cui presero parte circa cento persone. Il presidente del Circolo, avv. Cariota Ferrara, si complimentò con l’On. Verrastro per la relazione e si congratulò con l’ing. Tortorelli per il successo della manifestazione di cui era stato encomiabile promotore e con il dott. Enzo Sallorenzo per la perfetta organizzazione.
Il 21 marzo 1981 presso la Cattedra Francescana, il noto scrittore Mario Pomilio tratteggiò la figura di Leonardo Sinisgalli da Montemurro, scrittore e poeta tra i più interessanti della Basilicata. L’attività di pittore di Sinisgalli fu illustrata dal critico d’arte lucano Giuseppe Appella, venuto appositamente da Roma. Alla conferenza intervennero molti cittadini di Montemurro guidati dalla pittrice Maria Padula che elogiò l’ing. Tortorelli per aver scelto un grande scrittore come Pomilio per commemorare degnamente Sinisgalli, il grande artista di cui lei, oltre che concittadina, era anche grande amica ed estimatrice.
Il 2 aprile 1982 nel salone del Circolo della Stampa, con la partecipazione anche del Cardinale Corrado Ursi, il magistrato Michele Aiello, componente del CSM, tenne un’interessante e provocatoria conferenza su Il giudice nella società moderna, in cui affrontò il problema del mutamento dei rapporti tra l’ordine giudiziario e gli altri poteri dello Stato. Nel dibattito che seguì si assistette a un garbato scontro tra il Sen. Mario Valiante e il magistrato Giovanni Chianelli sul problema dei poteri del PM e quindi sulla separazione di funzioni tra PM e giudice.
Il 12 maggio 1982, presso il Jolly Hotel di Napoli, con una grande e commossa partecipazione di pubblico, il Sen. avv. Carmelo Azzará, presidente della Regione Basilicata, ricordò Giustino Fortunato nel cinquantesimo anniversario della morte. La figura del grande meridionalista fu illustrata in un ampio articolo sulla terza pagina de Il Mattino di Napoli dallo storico Giuseppe Galasso e per la ricorrenza fu posta in via Vittoria Colonna 30, dove Giustino Fortunato era vissuto, una targa-ricordo a cura del Comune di Napoli, il cui testo fu dettato dall’illustre meridionalista Francesco Compagna. La testa in bronzo fu dono dello scultore e nostro consocio Antonello Leone. Alla cerimonia parteciparono oltre al presidente e a molti soci dell’Associazione anche alcuni amici di vecchia data del grande meridionalista.
Il 7 dicembre 1982, nella sala delle conferenze della Biblioteca Nazionale di Napoli, il sen. avv. Francesco Bardi commemorò, nel settantacinquesimo anniversario della morte, il concittadino Emanuele Gianturco, giurista insigne e uomo di governo. Al successo della manifestazione, contribuì molto l’impegno di Emma Gianturco, presidente del Lyceum Club di Napoli, parente dell’illustre lucano e nostra consigliera.
Il 6 maggio 1983, presso il circolo della Stampa, il prof. Mario Santoro, ordinario di Letteratura italiana nell’Università di Napoli, ricordò Francesco De Sanctis nel centenario della morte. Erano presenti il nipote magistrato, omonimo del grande scomparso, e, grazie all’intervento del nostro consocio l’alto magistrato Giovanni Chianelli, i magistrati Giuseppe Persico e Italo Barbieri, rispettivamente presidente della Corte d’Appello di Napoli e procuratore generale presso la Corte d’Appello di Napoli.
Il 28 ottobre 1983 presso l’Accademia Pontaniana, il giornalista Biagio Pavesio tratteggiò la figura di Libero Bovio nel primo centenario della nascita, soffermandosi sui testi delle sue più belle canzoni. Artisti e poeti non solo lucani parteciparono alla bella manifestazione con grande afflusso di pubblico.
Il 19 novembre 1983 presso il Circolo della Stampa fu festeggiato il centenario delle banche di Pescopagano. Intervennero i presidenti e i consiglieri di amministrazione della Banca popolare cooperativa di Pescopagano e della Banca operaia cooperativa di Pescopagano. Fu un grande successo di pubblico e suscitò l’orgoglio dei pescopaganesi.
Il 17 dicembre 1983, in occasione del Natale dei Lucani a Napoli, nel salone del Circolo della Stampa, l’on. Emilio Colombo, presidente del Parlamento europeo, tenne un’importante conferenza su un tema di grande attualità: I problemi dell’Europa oggi. Alla manifestazione intervennero moltissimi soci, memori del discorso di grandissimo respiro tenuto dal grande statista nel Cinema Fiorentini durante la campagna per le elezioni del 1979 al Parlamento europeo. Il parlamentare nel suo denso intervento volle ricordare l’amico lucano, prof. Fedele Aiello, suo prezioso collaboratore all’epoca in cui era Ministro dell’agricoltura, prematuramente scomparso all’età di 33 anni. In sala, espressamente invitati dall’Associazione per onorare il ricordo di Fedele Aiello, erano presenti i fratelli ing. Biagio, magistrato Michele e prof. Carlo, venuti da Roma. Seguì una cena memorabile in onore dell’illustre parlamentare lucano.
Non può mancare, nella nostra rassegna, il ricordo della conferenza su Albino Pierro della prof. Dora Ferola Di Sabato, tenutasi il 25 maggio 1984 nella sala delle conferenze della Biblioteca Nazionale di Napoli alla presenza del grande lucano due volte candidato al Nobel per la letteratura. Per l’occasione sei studentesse dell’Associazione giovanile Dante Alighieri e della Fidapa, di cui una fu inviata a Tursi, paese nativo di Pierro, per imparare il tursitano, declamarono alcune poesie di Pierro prima in italiano, poi in tursitano.
Il 18 gennaio 1985 l’avv. Alberto Gasparrini commemorò l’avv. Alfredo De Marsico, ministro della Giustizia durante la seconda guerra mondiale, giurista e penalista tra i più rinomati del secolo scorso. La manifestazione richiamò un foltissimo e qualificato uditorio e fu particolarmente commovente. Oltre ai familiari, intervenne alla commemorazione anche il prof. Biagio Loscalzo, medico personale di De Marsico e suo amico affettuoso.
Il 12 aprile 1986, presso il Circolo Nautico Posillipo che per la prima volta ospitò manifestazioni dell’Associazione per merito del nostro socio doti. Lello Lupoli, il prof. Roberto Maria Ferrari presentò la raccolta di liriche Si fa sera di Vincenzo Leggieri, sindaco di Venosa. Alla manifestazione presero parte anche molti soci del Circolo Nautico Posillipo.
Il 19 dicembre 1986 presso il Tennis Tavolo Club in via Paisiello il prof. Cosimo Damiano Fonseca, rettore dell’Università della Basilicata, tenne una conferenza su L’Università della Basilicata. Un’università per lo sviluppo. In tale occasione e anche in seguito, grazie all’intervento del nostro consigliere prof. Biagio Loscalzo, docente insigne dell’Ateneo fredericiano, l’Associazione potette ottenere l’eccezionale presenza del rettore dell’Università di Napoli, prof. Carlo Ciliberto che, divenuto anch’egli lucano per il matrimonio con la giornalista di Rivello dott. Dora Celeste Amato, ha onorato con la sua presenza molte manifestazioni dell’Associazione. In occasione del Natale dei Lucani 1993 gli fu conferita la prima targa Giustino Fortunato.
Il 24 gennaio 1987 l’avv. Alberto Gasparrini commemorò il noto penalista avv. Francesco Saverio Siniscalchi, nativo di Venosa, dove riposa. Al grande penalista, nostro socio, protagonista di numerosissimi e memorabili processi, é stato eretto un busto nel salone di Castelcapuano e il Comune di Napoli gli ha doverosamente intitolato una strada nei pressi di Castelcapuano. I familiari di Siniscalchi, colleghi e amici intervennero con animo commosso e riconoscente all’appassionata rievocazione.
Il 16 maggio 1987, su proposta del prof. Loscalzo, fu invitato il generale Francesco di Muro, ispettore della Guardia di Finanza per l’Italia meridionale, a tenere una conferenza su La lotta al traffico degli stupefacenti La personalità dell’oratore, un militare di alto rango, nativo di Accettura, il paese natio di Loscalzo e del presidente Tortorelli, richiamò un grande afflusso di pubblico ed ebbe grande successo.
Il 7 novembre 1987 il prof. Federico Tortorelli, economista, docente universitario e apprezzato giornalista, presentò il libro di mons. Antonino Pace, oggi presidente dell’Associazione, intitolato La famiglia sempre. La relazione di Federico Tortorelli, fatta con grandissima competenza, favori la diffusione del volume che fu adottato in corsi universitari all’Istituto Suor Orsola Benincasa e costruì un profondo e solido legame tra oratore e autore.
Il 20 novembre 1987, dopo appena due mesi dal conseguimento del premio Campiello, si organizzò presso il Tennis Tavolo Club in via Paisiello alla presenza dell’autore e con l’intervento di Sua Eminenza il Cardinale Michele Giordano, la presentazione del volume I fuochi del Basento dello scrittore lucano Raffaele Nigro che ottenne uno strepitoso successo. Fu una serata di festa per la cultura lucana.
Il 16 gennaio 1988 il presidente Tortorelli, memore della sua formazione scolastica a Melfi dove aveva conseguito la maturità scientifica, sollecitò il figlio Federico a tenere una conferenza sulle Constitutiones di Melfi, documenti importantissimi che segnano l’introduzione del diritto pubblico e del concetto di “pubblica amministrazione”. La relazione del prof. Federico Tortorelli fu una lezione magistrale di storia e di diritto. E fu forse anche per la risonanza di questa conferenza che il 14 marzo 1991 il prof. Tortorelli, fondatore e direttore della rivista cattolica Il Tetto, fu invitato dalla Consulta Regionale di pastorale sociale del lavoro a celebrare il centesimo anniversario dell’enciclica Rerum Novarum presso il teatro Fiorentini di Napoli alla presenza di un foltissimo e qualificato pubblico.
Il 26 ottobre 1988 nel salone arcivescovile, gentilmente concesso dal Cardinale Michele Giordano, il sen. dott. Giuseppe Giliberti, vicepresidente dell’Ordine dei medici di Napoli, commemorò il sen. avv. Bonaventura Picardi che per circa 10 anni era stato sottosegretario al Tesoro. Molti concittadini vennero da Lagonegro per presenziare alla manifestazione e dimostrare la stima e l’amicizia che li legava all’illustre scomparso.
Il 12 novembre 1989 presso il Tennis Tavolo Club l’Associazione organizzò con grande successo la manifestazione in memoria del grande Eduardo De Filippo nel quinto anniversario della morte con la straordinaria recitazione di brani delle sue opere da parte di Regina Bianchi. Parteciparono all’indimenticabile manifestazione anche l’attore Ernesto Calindri, Gino Maringola e molti altri noti artisti.
Il 21 ottobre 1990 il presidente Tortorelli organizzò una cerimonia commemorativa in memoria del prof. Biagio Loscalzo nel cimitero di Accettura, dove riposa. Parteciparono alla cerimonia il prof. Carlo Ciliberto, rettore dell’Università di Napoli, e il prof. Della Pietra, preside della facoltà di Medicina, che tracciarono dell’illustre studioso il profilo scientifico e umano. Fu una cerimonia commovente con la partecipazione di un’enorme folla di accetturesi.
Il 25 gennaio 1992 nel bimillenario della morte di Orazio il nostro corregionale professor Donato Gagliardi, ordinario di Letteratura latina presso l’Università di Napoli, fu invitato a tenere una conferenza su La Lucania nella poesia di Orazio. Un importante articolo, pubblicato su Repubblica e intitolato Buon compleanno, Orazio annunciò la conferenza. La competenza e l’autorevolezza dell’oratore confermarono il grande successo dell’iniziativa.
Il 17 dicembre 1995 presso il Circolo Nautico Posillipo, gentilmente concesso, l’onorevole professor Paolo Barbi, alla presenza del sindaco di Moliterno, ing. Nicola Orlando, ricordò l’illustre lucano generale Giuseppe Parisi, fondatore della prestigiosa scuola militare della Nunziatella. Su invito dell’ing. Tortorelli partecipò alla manifestazione una delegazione di ufficiali e cadetti in alta uniforme.
Il 20 gennaio 1996 presso il Circolo Nautico Posillipo, sempre gentilmente concesso, si festeggiò l’ottantaquattresimo compleanno del nostro socio onorario Roberto Murolo. Intervennero alla manifestazione numerosi chitarristi, cantanti chitarristi e un corpo di ballo in costume, tutti legati al grande musicista da sentimenti di ammirazione e riconoscenza. La manifestazione ebbe tanto successo che il Circolo Nautico Posillipo dedicò al festeggiamento di Murolo un’intera pagina del mensile pubblicato dal Circolo con fotografie a colori. La gioiosa manifestazione fu ripetuta anche a gennaio 1997 presso l’hotel Castagno e a gennaio 1998 presso l’albergo Holliday Inn.
Il 12 maggio 1996 fu realizzato il festeggiamento in onore di Mister Clark N. Ellis, console generale degli Stati Uniti d’America a Napoli, per rinsaldare i sentimenti di amicizia fra Italia e Usa. Parteciparono allo spettacolo baritoni, cantanti, cantanti chitarristi, chitarristi classici, pianisti, tutti artisti di ottimo livello, nonché il nostro socio onorario Roberto Murolo. Il console mostrò grande soddisfazione per la manifestazione e rivolse all’Associazione cortesi espressioni di ringraziamento.
Il 19 ottobre 1996 presso la Cattedra francescana si tenne un convegno dal titolo: Le ingenti risorse dell’Unione europea non utilizzate nel Mezzogiorno: quale futuro?. Il presidente Tortorelli, uomo abituato a governare e amministrare, sensibile al problema occupazionale del Mezzogiorno, decise di organizzare questa manifestazione per individuare le ragioni per cui i fondi assegnati al Mezzogiorno dalla comunità europea erano stati scarsamente spesi dovunque tranne che in Lucania. Il dibattito ebbe toni accesi ma fu molto costruttivo. Intervennero alla manifestazione, coordinata da mons. Antonino Pace, l’on. Antonio Rastrelli, presidente della Regione Campania, l’on. Isaia Sales, sottosegretario di Stato, Fon. Luciano Schifone, assessore regionale, l’on. Antonio Mazzone, l’on. avv. Vincenzo Siniscalchi, l’ing. Salvatore Landolfi, consigliere dell’Ordine degli ingegneri della Provincia di Napoli, l’arch. Onorato Visone, consigliere dell’Ordine degli architetti della Provincia di Napoli, il dott. Gaetano Cola, presidente dell’Unione industriali della Regione Campania, il giornalista dott. Pasquale Esposito, il dott. Nicola Martino, segretario generale della CISL Campania. La manifestazione fu conclusa da mons. Pace che dichiarò di perdonare le disattenzioni del passato ma invitò le istituzioni a un maggiore impegno per il futuro.
Il 9 novembre 1996 presso la cattedra francescana, alla presenza del dott. Domenico Maroscia, presidente del Consiglio Regionale della Basilicata, la dottoressa Maria Luisa Nava, sovrintendente archeologo della Basilicata, e due ispettori della Sovrintendenza presentarono l’importante volume Archeologia in Basilicata, pubblicato a cura del Consiglio Regionale. Il volume venne distribuito a tutti gli intervenuti. Le relazioni. dettagliate e competenti, accom-pagnate da bellissime diapositive, stimolarono l’interesse e la soddisfazione del folto pubblico.
Il 30 maggio 1997 presso la Cattedra francescana il prof. Santino G. Bonsera, presidente del premio, illustrò il volume celebrativo del venticinquesimo anniversario del premio Basilicata evidenziando l’importanza che il premio aveva assunto nel Mezzogiorno e non solo nel Mezzogiorno. Alla manifestazione intervennero Sua Eminenza il Cardinale Michele Giordano, il prof. Angelo Raffaele Di Nardo, presidente della Regione Basilicata, e numerosi uomini di cultura lucani e napoletani.
Tra le più significative manifestazioni organizzate dall’Associazione sotto la presidenza Tortorelli va ricordata l’iniziativa di commemorare Enrico De Nicola nel cinquantesimo anniversario della sua elezione a capo provvisorio dello Stato. La solenne manifestazione si svolse il 24 novembre 1997 nell’Aula Pessina dell’Università Federico II di Napoli, gremitissima di soci e di pubblico, e fu introdotta dal prof. Fulvio Tessitore, rettore dell’Università fredericiana. Illustrarono la figura di uomo politico e giurista del primo presidente della Repubblica Italiana, l’onorevole avv. Alfredo Biondi, vicepresidente della Camera dei Deputati, il dott. Ermanno Corsi, presidente dell’Ordine dei Giornalisti della Campania, e l’onorevole avv. Vincenzo Siniscalchi. Intervennero il presidente della Regione Campania, onorevole Antonio Rastrelli, il prefetto di Napoli, una delegazione del comune di Torre del Greco guidata dal sindaco con il labaro della città e numerose altre autorità militari, civili e accademiche.
É doveroso ricordare i quattro autorevoli soci che ricoprirono la carica di consigliere nei Consigli direttivi durante l’era Tortorelli:
• l’avv. Alberto Gasparrini, autore e coautore di memorabili conferenze, avvicinò all’Associazione conferenzieri di grande prestigio tra cui il magistrato Guido Capozzi, maestro di generazioni di giovani magistrati e notai, che soleva vantare un nonno lucano;
• la prof. Emma Gianturco, organizzatrice di cultura, presidentessa del Lyceum Club di Napoli, ha tenuto conferenze e ha collaborato a manifestazioni presso l’Associazione;
• il prof. Biagio Loscalzo, studioso di grande prestigio, ordinario di Farmacologia nell’Ateneo fredericiano, ha tenuto per la nostra Associazione ben tredici conferenze;
• il dott. Enzo Sallorenzo ha ricoperto per oltre un decennio in maniera encomiabile il ruolo di consigliere addetto alle pubbliche relazioni. La sua generosità verso l’Associazione é stata impareggiabile. Tra 1′ altro ha donato quadri e ha contribuito a sostenere le spese di manifestazioni e ricevimenti. A lui si deve l’iscrizione al nostro sodalizio del magistrato Angelo Lerro, dell’on. prof. Gianni Roberti, del magistrato Enrico Avitabile già presidente della Corte d’Appello di Napoli.
Altre personalità che hanno onorato l’Associazione:
• un posto speciale occupa nel nostro ricordo il magistrato Enrico Avitabile, sincero estimatore dell’indirizzo culturale e del rigore di gestione del presidente Tortorelli. La sua disponibilità era illimitata; era sempre pronto ad invitare alti magistrati alle manifestazioni promosse dall’Associazione;
• il prof Aldo Antonelli, presidente di Mondo unito e noto critico d’arte, pur non essendo nostro socio, fu assiduo conferenziere e sincero estimatore dell’Associazione;
• il magistrato Giovanni Chianelli, socio ineguagliabile, serio e rigoroso nel comportamento, generoso nei confronti dall’Associazione cui offri ben dieci conferenze di alto livello scientifico. Fu assiduo frequentatore dell’As-sociazione e divenne punto di riferimento morale e culturale per i soci. Nel periodo, purtroppo non troppo lungo della sua presenza nell’Associazione, fu garante dell’armonia del sodalizio ed esempio di disciplina e di profondo rispetto verso il presidente Tortorelli di cui condivise sempre scelte culturali e soluzioni gestionali;
• il grande filologo e papirologo Marcello Gigante, nativo di Buccino, ultimo paese campano ai confini con la Lucania, ha sempre mostrato un particolare sentimento di amicizia per l’Associazione e un’amicale e profonda solidarietà con il presidente Tortorelli. Ha tenuto conferenze indimenticabili presso l’Associazione. In uno dei suoi ultimi incontri con i soci lanciò un messaggio di solidarietà tra Nord e Sud, invitando Venosa e Mantova ad erigere rispettivamente una statua a Virgilio nella patria di Orazio e una ad Orazio nella patria di Virgilio;
• il prof. Bruno Lucrezi, giornalista e scrittore, vincitore nel 1952 del premio Marzotto Opera prima per il libro Uomini, diavoli e déi e nel 1960 del Premio Napoli per il libro Controsole, é stato grande amico dell’Associazione partecipando alla vita del sodalizio con conferenze e altre iniziative culturali, tra cui la splendida prefazione al catalogo di una mostra di pittura;
• il prof. Rocco Montano, originario di Stigliano, docente universitario nelle Università di Harvard e dell’Illinois negli USA e di Salerno in Italia, ha tenuto molte conferenze all’Associazione di cui é stato assiduo frequentatore;
• il colonnello Nino Pagetta, ufficiale superiore presso la NATO, nativo di Pisticci dove amava passare i suoi giorni liberi e dove morì prematuramente. Ha tenuto conferenze per l’Associazione presso il Circolo Ufficiale di Presidio e il Circolo della Marina militare.
Quando il nostro illustre conterraneo, dott. Giuseppe Giliberti, venne eletto senatore, il presidente Tortorelli inviò una lettera all’allora presidente del Senato, il lucano Tommaso Morlino, segnalandogli che la Giustino Fortunato gli inviava in Parlamento un proprio socio, medico di grande prestigio. In quell’occasione il presidente Tortorelli sollecitò l’illustre presidente del Senato a tenere una conferenza all’Associazione. Morlino rispose positivamente all’invito e confermò la sua disponibilità a intervenire. Purtroppo la sua morte improvvisa impedì che la conferenza si realizzasse.
Quando fu eletto presidente del Senato l’on. Nicola Mancino, oriundo lucano, il presidente Tortorelli rivolse anche a lui l’invito a venire tra noi. Il presidente del Senato rispose con estrema cortesia accettando l’invito e fissando anche la data della conferenza, ma la febbrile attività parlamentare con la bicamerale alle porte non gli consentì di mantenere l’impegno.
Si ricordano, in particolare, alcune manifestazioni commemorative di artisti, quali Salvatore di Giacomo, E. A. Mario, Ernesto Murolo, Edoardo Nicolardi curate, da Lello Lupoli, impareggiabile umorista, autore del volume Pittura fresca di cui l’Associazione ha voluto stampare la seconda edizione quando la prima, a cura dell’autore, si era esaurita. Lo spettacolo, un recital di melodie napoletane interpretato da allieve diplomate del Conservatorio, fu organizzato dalla prof. Tina Quagliarella, maestra di canto al conservatorio S. Pietro a Maiella.
Molte sono state le mostre collettive di pittura e diverse personali. Ad illustrarle si sono avvicendati diversi critici d’arte ma soprattutto il nostro consocio dott. Mario Balzano e il prof. Vittorio Amedeo Caravaglios che hanno dato molto all’Associazione non solo come critici ma anche per la partecipazione ad iniziative culturali.
Una menzione particolare merita la consocia e conterranea Maria Padula, pittrice di grande valore artistico, che ha partecipato a quasi tutte le collettive e ha onorato la nostra sede con due bellissime mostre personali. Alcuni suoi preziosi quadri, donati alla Giustino Fortunato, sono esposti in bella mostra nella Sala Franco Tortorelli.
Fra le altre attività dell’Associazione sono da annoverare le gite a carattere culturale svolte sia nel potentino sia nel materano. Le località visitate sono state: Accettura, Acerenza, Avigliano, Bella, Brienza, Calvello, Castelluccio Inferiore, Castel grande, Filiano, Grumento Nova, Maratea, Melfi, Moliterno, Monticchio, Muro Lucano, Novasiri, Policoro, Rionero in Vulture, Rotonda, Sant’Arcangelo, Satriano di Lucania, Venosa, Viggiano. Per ben tre volte é stato visitato il monte Pollino-Piano Ruggio a q. 1600 da dove si elevano le più belle cime del “tetto del Sud”. In queste occasioni, all’interesse culturale e paesaggistico si é sempre aggiunto quello della riscoperta della gastronomia lucana.
Molte sono state le cene e i pranzi sociali, quasi sempre in onore di personalità lucane intervenute per ricordare grandi lucani. Un sodalizio d’eccezione é quello ormai tradizionale che da 28 anni festeggia il ” Natale dei lucani a Napoli”.
Questi convivi di solito si sono tenuti al Circolo Artistico Politecnico, al Circolo della Stampa, al Jolly Hotel, al Tennis Tavolo Club, al Circolo Nautico Posillipo, all’Hotel Castagno, al Ristorante Mimí (alla ferrovia) dove, in una serata indimenticabile, il presidente Tortorelli propose di insignire il maestro Murolo del titolo di socio onorario dell’Associazione, a La Sciarrera di Bacoli, al Circolo Ufficiali di Presidio, al Circolo della Marina, all’Holliday Inn.
Della presidenza Tortorelli non va dimenticata la sempre sana gestione economica che egli soleva esibire quale modello anche alla città della quale ci onoriamo di far parte. Per tale motivo il Collegio sindacale é stato sempre presieduto e formato da elementi di prestigio che hanno controllato scrupolosamente tutte operazioni di bilancio, presentando all’Assemblea relazioni analitiche che assicuravano la regolarità di gestione e la precisione della contabilità.
Per dare un esempio delle linee di controllo esercitate é il caso di trascrivere un paragrafo della relazione del Collegio sindacale, approvata nell’Assemblea annuale del 31 gennaio 1987:
“Il Collegio sindacale a conclusione del suo lavoro di revisione rivolge un plauso al Consiglio direttivo e al suo impeccabile Presidente ing. Franco Tortorelli c al Segretario dell’Associazione sig. Vincenzo Celano ai quali va il merito di saper tenere aggregati oltre 200 soci e amici, che hanno la possibilità di ricollegarsi ai valori della Regione Basilicata pur vivendo e operando, in una piena integrazione, nella città di Napoli”.
A presiedere le Assemblee il Presidente Tortorelli era solito proporre – e i soci approvavano con applausi – personalità di assoluto prestigio, quali i magistrati Giovanni Chianelli ed Enrico Avitabile e, alla loro scomparsa, l’on. prof. Gianni Roberti. Non é superfluo ricordare che proprio l’on. Roberti, al termine di una di queste Assemblee, esclamò:
“Mi sia consentito esprimere la mia ammirazione, vorrei dire la mia commozione, per la constatata puntualità, precisione, probità e pulizia emerse dalle relazioni, morali, amministrative e contabili finora ascoltate … Di questi sentimenti di probità, moralità e pulizia, propri della gente lucana, noi diamo atto con animo grato”.
A questo punto ci sembra doveroso ricordare con riconoscenza ed esprimere vivo apprezzamento a Vincenzo Celano, decano dell’Associazione, che nella sua qualità di segretario e contabile per 24 anni consecutivi ha profuso le sue migliori energie per questa nostra Associazione in un impegno costante e appassionato, consentendo di realizzare, oltre a quelle specificamente elencate nell’era Tortorelli, un numero sempre più elevato di manifestazioni, fino a raggiungere il tetto di settanta nell’anno 1977.
Il Presidente Tortorelli volle esprimere questi sentimenti comuni in una lettera indirizzata a Celano il 15 aprile 2000 a Castelluccio Inferiore, in cui sottolineò l’elogio particolare al segretario “per la perizia ed obiettività” con la quale aveva sempre curato l’Amministrazione che anche per suo merito non si era mai chiusa in “rosso” e ricordò che in tutte le Assemblee il suo operato era stato sempre stato motivo di plauso. Aggiunse anche rivolto a Celano:
“Desidero ancora ricordare che per quanto riguarda l’attività artistica e culturale le tue intuizioni, le tue brillanti idee, da me ritenute valide, sono state regolarmente realizzate”.
Nel maggio del 1998 Vincenzo Celano fu costretto per motivi di salute ad assentarsi, per un periodo non breve, da Napoli e dall’Associazione. Il compito di segretario fu affidato al sig. Giuseppe Lezi. Al rinnovo delle cariche sociali l’incarico fu confermato a Lezi che lo ha espletato sempre con grande diligenza fino al maggio del 2001.
LA CONCLUSIONE DEL “CICLO” TORTORELLI.
Questa a grandi linee l’attività svolta per un quarto di secolo dall’Associazione lucana “Giustino Fortunato” durante la presidenza dell’ing. Franco Tortorelli cui spetta il merito di averla guidata con fermezza, con passione e soprattutto con idee chiarissime.
Non sarebbe giusto però non sottolineare anche il grande merito che hanno avuto tutti i componenti del Direttivo che si sono avvicendati in questi 25 anni perché hanno proposto, discusso, manifestato talvolta preoccupazione, ma hanno sempre condiviso le scelte e le soluzioni dell’ing. Tortorelli.
Del pari vanno elogiati il presidente del Collegio sindacale e tutti i sindaci che hanno svolto il loro compito con intelligenza e scrupolo e sono stati sostegno e stimolo propositivo per i Consigli direttivi che si sono succeduti.
Come in tutti gli enti, Comuni, Province, Regioni ecc. quando si ha la fortuna di trovare un presidente competente e appassionato, che guida verso risultati concreti, i collaboratori lo sostengono nella stima e nella riconoscenza, così ha sempre fatto questa Associazione quando il presidente era vivo e, alla sua morte, ha voluto intitolare la sala delle conferenze “Sala Franco Tortorelli”, perché in quella sala egli ha realizzato la sua idea di Associazione e ha lasciato il messaggio del suo insegnamento.
Se, con me ha sottolineato Mons. Pace, la memoria é vita e la vita é memoria.